TALKING A LA MODE...

Un po' di sole rischiara questo pomeriggio di primo maggio; Seymour Place è quasi deserta. Mentre cerco la sede della Mute Records, penso insistentemente al motivo che mi ha spinto ad ottenere questa intervista. I Depeche Mode hanno fatto dei brani molto graziosi, ma il 33 giri non mi convinceva completamente. E' vero che si trovano tra le poche bands di successo (zona alta delle charts) tra le nuove leve inglesi, ma dalle interviste e dalle foto che mi sono capitate sott'occhio non sembra no dei personaggi pirotecnici. Ouale errore! Non fidarsi mai delle fotografie linde e pulitine: è una cosa da imparare. Arrivo al 102 e trovo Hildy, l'avvenente addetta stampa dei D.M.. che mi quida su per una rampa di scale e mi precede entro una por ta di legno verniciata di bianco. Paff, è come entrare in un bosco da fiaba, quando la luce filtra in lamine sottili dalla sommità della volta verdeggiante (un po' aulico ma penso che possa rendere). Andy Fletcher, David Gahan & Martin Gore, questi tre improbabili folletti dall'aspetto veny nice e amichevole, se ne stanno sedu ti su una panca, mentre Daniel Miller li intrattiene sui prossimi impegni, che prevedono la partecipazione a Top of the Pops e il successivo volo per un concerto a Parigi. "Hallo!" - mi dice Andy sorridendo sornione; risolto un equivoco del tutto trascurabile (Andy e David pensava no che volessi parlare soltanto con Mar tin, dal momento che tutto il materiale è suo), cominciamo a conversare.

 

Che cosa ne pensate della scena odierna del rock inglese ?

David : Beh... (chiede una pausa per riflettere).. credo che mai come in questi momenti ci siano stati tanti e così diversi tipi di musica. Tutto quello che ti posso dire è che noi siamo una tra le bands del giro.

 

Ok, ma cosa ne pensate di tutte queste bands di funky, salsa e nuova psichedelia? E' solo una questione di moda?

David: Non mi piace il salsa e non mi piacciono bands come i Modern Romance,. invece, mi piace moltissimo il funky e specialmente il nuovo funk bianco. Credo che ci sarà un grande futuro per questo genere, anche se in effetti si tratta di una rivisitazione di quello che c'era alle origini, e anche di certe forme di jazz. Prendi il caso degli Haircut 100: non si possono definire una funk band nel senso classico del termine, ma in effetti fanno del funk di classe. ln ogni caso noi siamo una band pop, ed escludo che noi potremo mai decidere di far del funky.

 

Potreste spiegarmi che sensazioni si prova a far parte di una band di successo, formata da elementi molto giovani?

Andy: (Si è tagliato i capelli e non è molto loquace, ma mi ha l'aria di essere il classico pezzo di pane). Siamo stati fortunati, veramente fortunati. Abbiamo avuto un'ascesa davvero velocissima. soprattutto tenendo conto del fatto che siamo COSI’ giovani, ed è una cosa che ci ha assorbito completamente. Tu dici giovani e pieni di successo. ma è difficile spiegare cosa si prova. se uno non vive determinate situazioni dall'interno e dall'inizio. Ti posso dire che occorre considerare ogni più piccola cosa con molta energia e molta forza, e poi finisci per sentirti tu stesso molto forte...

 

E' cambiato qualcosa, per la vostra mentalità e le vostre abitudini, dagli inizi al momento attuale ?

Andy. Sì. molte cose. Soprattutto per quanto riguarda l'impostazione delle nostre giornate. Prima, all'inizio, passavamo un mucchio di tempo sui furgoni, avanti e indietro per suonare, e non avevamo direzioni molto precise. Diciamo che c'è stato un salto qualitativo di organizzazione, ogni cosa che facciamo, diciamo e suoniamo è predisposta con largo anticipo, in modo che tutto risulti più efficiente. Una volta vivevamo quasi alla giornata, adesso viviamo programmando mese per mese tutte le nostre attività e i nostri impegni...

David: Macche' mese per mese: minuto per minuto!

Andy: No, mese per mese, ad esempio adesso sappiamo già cosa faremo tra sei mesi... (cosa potranno mai fare? n.d.a.).

 

Siete in qualche modo coinvolti nella cor-rente ossessione dello 'style'?

David. Ti riferisci al nostro look.? (Sì, voglio dire che cosa ne pensate di gente come gli Spandau Ballet?). Beh, gli Spands, secondo me, non dicono molto dal punto di vista del look, per il semplice fatto che devono per forza cambiare aspetto una volta ogni due mesi. Queste sono cose importanti per loro, non per noi, e poi. con tutto quello che si mettono addosso, finiscono per legarsi troppo al concetto di moda, in modo troppo fatuo e transitorio.

 

Ritenete di avere qualcosa in comune con bands quali OMITD, Human League, Heaven 17, Soft Cell?

David: Naturalmente. Intanto il modo di usare i sintetizzatori, abbastanza simile per tutti, e poi il fatto che scriviamo tutti pop songs. Sì, scriviamo pop songs...

 

E per quanto riguarda le eventuali influenze dei Kraftwerk?

David: Direi che sono inevitabili, ma non solo per noi. I Kraftwerk (The Model n. 1 in classifica, n.d.a.) hanno praticamente inventao un certo modo di usare i Synths, anticipando tutti di alcuni anni. In particolare Martin è solito ascoltare i dischi dei Kraftwerk, perche è affascinato dalle loro sonorità e tutti noi apprezziamo sia i primissimi lavori che l'ultimo "Computer-world".

 

Mi pare che il vostro ultimo 45 ('See you') sia diverso dai precedenti: cosa ne dite?

David: Sì è vero, tanto per incominciare...

Andy: E' la prima canzone tutta composta da Martin...

David: E poi ha un'atmosfera differente. Si tratta sempre di una mia canzone d'amore, ed è naturalmente pop, ma qualcosa è cambiato rispetto agli altri singoli.Più che altro è una questione di stati d'animo... direi che è più intimista, più introspetiva delle altre canzoni...

 

E' stata una bella esperienza registrare per il "Some bizarre album" di Steve?

David: Si. è cominciato tutto di lì.' ( Risata generale... vabbe).

 

E come mai Vince (Clarke) se ne è andato?

David: Perche ha deciso che non gli inte-ressa più fare tournee, suonare dal vivo e concedere interviste. Questo stato d'animo fiaccava tutte le iniziative della band, e perciò è meglio che se ne sia andato. Comunque si tratta di una decisione pacifica e amichevole, e continueremo a collaborare.

 

Avete suonato l'ultima volta a Londra prima di Natale, adesso i concerti del 13 e del 18 maggio sono sold-out. Vi piace stare sul palco e fare tours?

David: Mi piace moltissimo stare sul palco e il pubblico mi dà una carica ed una eccitazione formidabili, ma davvero non posso dire di amare le tournee, con tutti quegli spostamanti e i viaggi stressanti. Se ti può interessare, ci piacerebbe molto venire in Italia, sia per suonare che per fare i turisti. E probabilmente verremo, non appena la nostra casa discografica avrà preso i necessari accordi (le guance levigate gli s'imporporano di incredula soddisfazione quando gli faccio presente che da noi hanno un certo seguito...)

 

Avete molti amici tra le altre bands? Parlatemi un po' delle vostre abitudini mondane...

Martin: (Ma allora parla!) Che cosa intendi per amici?

David: Sì... (britannica non chalance, n.d.a.) abbismo degli amici... Human League, e poi OMITD. Haircut 100, Ultravox. Però ci tengo a sottolineare che non facciamo parte della schiera nottambula londinese, non ci piace tirar tardi nei locali e poi non ne avremmo il tempo. Stiamo fuori Londra, a Basildon, e non possiamo certo star fuori fino alle due (solo!) se poi la mattina dopo dobbiamo alzarci alle 6. Non abbiamo tempo da sprecare.

 

Ed ora un po' di relax: uno per uno, datemi le vostre preferenze in fatto di films, musica e cibo (cibo ?!).

David: lo ascolm molti LP's, mi piace sentire i Simple Minds, i Roxy Music, per i singoli è più difficile, ce ne sono davvero troppi,. comunque mi piacciono molte cose che sono in classifica adesso. Per il cibo, direi Kentucky Fried Chicken (nocomment, n.d.a). Come films dire 'Midnight Express', 'Close Enounters', 'Apocalypse Now".

Andy. Come dischi, i D.A.F: sono cosi energetici ! Per il cibo, direi senz'altro la roba di un buon Chinese Take-away.

Martin: I films di Walt Disney e gli hamburgers (e i Kraftwerk}.

 

Ed ora una specie di test: io vi leggo dei nomi e voi mi dite ciò che pensate di queste persone.

ADAM ANT

David: Penso che, nel suo genere, faccia delle cose buone. Però e roba da ragazzini, fatta per quelli delle gang e simili. Si possono davvero divertire (e qui si lancia in un'appassionata esecuzione di 'Ant-music'..}

Andy: Tieni conto di una cosa: adesso lui stravende e questi ragazzini fanno a botte per un suo autografo. Ma quando saranno cresciuti che cosa credi che potrà fare Adam? (Forse rifugiarsi alle Seychelles, in una casa di riposo per pirati miliardari? n.d.a.). In compenso mi paiono buoni i Wide Boy Awake, li ho visti una volta alla tele ed erano mica male.

DAVID SYLVAIN

David: Credo che sia un tipo molto tranquillo e solitario. Apprezzo molto alcune cose dei Japan e li trovo formidabili dal vivo, ma non abbiamo mai incontrato Sylvain. Ci piacerebbe.

Andy: Secondo me e un tipo estremamente intelligente (coro consenziente di Martin & Dave).

KIRK BRANDON (Theatre of Hate}

Andy: Se intendi solo lui senza la band alle spalle, ti posso dire che l'ho visto 4 anni fa in un pub, e non era molto divertente: faceva un gran casino e urlava tutto il tempo. Comunque credo che in questo periodo le cose gli vadano bene. Non conosciamo ne lui ne la band (il tono presupporrebbe il classico..- 'e non ce ne frega niente...!)

STEVE STRANGE

David: E' un ragazzo molto timido, ma e’ veramente una persona in gamba, e non bisogna associare quella che e la sua vera personalità con tutte le pose e i looks che assume per avere successo. Ouella e solo scena e serve a fare quattrini. Lui, in realtà, e molto buono e non farebbe male a una mosca. Ci vediamo ogni tanto e ci divertiamo parecchio insieme.

 

Prima dicevi che siete una pop band, e di fatto siete anche una band elettronica: in che modo pensi che il pop elettronico possa aiutare la scena inglese a uscire dalla crisi attuale? Pensi che avrà vita lunga?

David: In linea generale tiposso rispondere con un dato di fatto: oggi cisono molte più bands di pop elettronico di quante non ce ne fossero un anno fa. E' chiaro che il nostro discorso e diverso da quello di tutti gli altri, ma in ogni caso credo che la strada percorribile sia ancora lunga e abbastanza ampia. La cosa più importante (ovviamente!) e che, se questo stato di cose si protrarrà nel tempo. Noi possiamo (e lo possiamo! } essere tra i principali rappresentanti.

E qui termina questo bizzarro incontro, con i nostri tre che mi porgono allegri e indaffarati le mani ben curate. Nonostante l'aria da putto (o puffo) di David che tra le altre cose indossa un completo di cuoio marrone da svenimento giaccone e pantaloni in cuoio rustico modello RAF, il bon-ton che spopola tra i nouveaux-riches..) il muso simpatico di Andy e l'aria angelica di Martin (sereno variabile tendente al beota}, il sottoscritto ha avuta la nettissima impressione di avere a che fare con 3 squali. Però simpatici e, assurdamente, genuini. Il fascino discreto degli omogeneizzati? See you!

 

Alessandro Calovolo