DEPECHE MODE

"Construction Times Again"

MUTE Rec.

I quattro baldanzosi saputelli della nuova elettronica inglese sono tornati. Hanno nuovamente affondato le dita delle loro manine grassoccie nelle tastiere dei nuovi costosissimi giocattoli appena acquistati. Papà Daniel li aveva avvertiti di non allontanarsi troppo di casa, ma loro non lo hanno ascoltato. Volevano sperimentare giochi nuovi, e poi adesso sono grandi abbastanza per avere delle avventure proprie. Appena possibile, quando papà Daniel era distratto, si sono letti tutto di un fiato "Il Capitale". E' un buon libro, pieno di idee interessanti....I Depeche Mode si rifanno vivi. Hanno deciso di maturare, anche se Daniel Miller forse li preferiva come erano prima. Lasciate da parte le spensierate e gioiose canzoncine degli anni passati. è tempo di cimentarsi con i1 mondo e i suoi problemi. Ed è cosi che i nostri alfieri dai geni elettronici, avviano un nuovo filone del danceable, dalle forti tinte gloomy, perchè anche ballando le persone siricordino di essere vive e',.di non vivere in un sogno, Con quello che potrebbe apparire un, sia pur minimo, saccheggioideologico perpetrato ai danni di Inti-Illimani, le già tese atmosfere di questo album, si trasformano in un melanconico grido all'unione e alla ricostruzione de1 mondo. Non avverti mai quella sensazione /quando la colpa comincia a far male / vedendo tutti quei bambini / crescere nello sporco / gridando la fame / gridando il dolore / Almeno Io sporco verrà lavato / quando comincerà a piovere / Ma il sapone non laverà via la tua vergogna / Non avverti mai quella sensazione / che qualcosa non è giusto / quando vedi i pugni di tuo fratello / serrati, pronti a combattere / e presto il combattere / e presto il combattimento arriverà alle armi / e le armi porteranno le ferite / così i dottori cuciranno e cuciranno / cuciranno e cuciranno / La sutura non migliorerà il tuo dolore. (da SHAME). E se i testi possono in tutta la loro fraternità cosmica, e raffinata contestazione anarchica, far invidia ai Crass, (carissimo PANDIN scusami se sbaglio), la musica si trasforma dal facile gioco elettronico, pericoloso perché stancante, in musica, pop certamente, dal-

le ragioni meditate, avvolta saltuariamente in splendide tinte orientaleggianti e costruita senza falsi lussi. Attenzione, senza "falsi" lussi, perchè il suo rivestimento è comunque di fattura squisitamente raffi-nata, nella ricerca di nuovi suggestivi suoni, filtrata attraverso il sofismo di uno studio di registrazione illustre e quindi indirettamente dal suo illustre proprietario (the Garden, John Foxx).

Viene realizzato il giusto compromesso per il nostro odierno; è giunto il momento di smetterla di dimenticare, di rifugiarsi nella musica per ottenere la propria vo lontà, per fuggire la propria coscienza. Gustando le note di EVERYTHING COUNTS, i Depeche Mode ti ricordano che ognuno di noi ha firmato un contratto da cui non è possibile sciogliersi; e con la musica piacevolmente evoluta di Construction Time Again, si accompagnano le immagini di catastrofe, di distruzione degli uomini e della natura, pur se sempre risolte con ottimismo, con il muoversi, il riuscire ad agire creando la nuova era della costruzione, della positività. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno per iniziare / E' una rivoluzione universale (è tutto) / e se crediamo nei nostri cuori / Troveremo le soluzioni.... / Prendiamo l'intero mondo / Le montagne e la sabbia / facciamole modellare dalle mani / dei ragazzi e delle ragazze. (da AND THEN.....).

E' un album completamente differente dai due precedenti; non c'è una composizione fuori posto, che si lasci sfuggire una nota di frivolezza; anzi i Depeche Mode rischiano spesso di prendersi troppo sul serio, di sentirsi fin troppo calati nei glorificanti panni di nuovi profeti. E voi, ed io, poveri stupidi borghesi camuffati da pseudo-intellettuali, è forse questo che aspettavamo per aprire gli occhi, per cominciare ad investire le nostre energie nella giusta direzione purnon abbandonando le velleità di divertimento con gusto. con raffinatezza, che ci appartengono?

Esasperando Crass, Poison Girls "ripuliti"e i Depeche Mode "esasperati" potranno avere un futuro in comune. Una prova che ci voleva. C'è ancora un' altro morto con un buco nella testa / Non avrebbe dovuto diretutte le cose che ha detto / Molte lacrime sono state versate per il suo sangue / ...E quei piedi, nei tempi presenti / passeggiano sopra i fiori e camminano sopra i loro fratelli / mentre le teste che giacciono a terra / cercano di ripararsi.

Paolo Cesaretti