Stoccolma segna il ritorno in
tour dei Depeche a tre anni di distanza
dall'ultima data del Delta Machine Tour. La
scelta per la prima data è ricaduta infatti
sulla Friends Arena di Solna, un sobborgo
della capitale svedese. Una scelta un poco
anomala: trattasi infatti di una venue
abbastanza grande per essere una prima data.
La capienza totale dell'impianto è di circa
65000 persone, anche se per il concerto la
capienza è stata ridotta a circa 40000
persone. Adiacente alla Friends Arena c'è
anche un hotel dedicato interamente
all'evento, una sorta di hotel ufficiale del
tour, con tanto di gigantografia della band
applicata direttamente sulla vetrata
dell'hotel. Per non far mancare niente ai
fan, c'è anche un immenso centro
commerciale, il Mall of Scandinavia, proprio
di fronte alla venue. All'interno del centro
commerciale è stato realizzato un temporary
shop di Spirit attivo sin dal giorno prima
del concerto, per permettere ai fan di
comprare il merchandising ufficiale già
prima dell'evento. Per quanto a sorpresa, i
fan accorsi da tutti il mondo sono stati
coccolati sin dal loro arrivo qui, e la
stessa Arena si dimostra al di sopra di ogni
aspettativa, con una acustica più che buona
per una venue così grande.
Il palco è corredato da quattro schermi, due
classici laterali e due centrali
sovrapposti, e divisi tra di loro da un
piano superiore, accessibile tramite
scaletta, un particolare che rimanda alla
maestosità del palco del Devotional. Una
scelta in controtendenza con il recente
passato appunto, ma che non arriva alla
pomposità delle tournee più vecchie. Niente
navicelle spaziali come nel TTA, le tastiere
di Peter e Andy sono bene in vista, messe su
un piani rialzati rispetto alla batteria che
poggia praticamente a terra, come la
tastiera di Martin. Ciò che si nota è che
sulla batteria non ci sono loghi
riconducibili ai DM, ma bensì il simbolo
della pace, una risposta chiara e decisa
alla situazione geopolitica attuale.
Quando si spengono le luci e parte l'intro
strumentale riconducibile a Cover me, il
palazzetto è pieno già da un pezzo e ben
preparato all'evento dall'ottimo set dei
Raveonettes. Dave si dirige direttamente sul
piano superiore del palco, è da lì che
partirà la sua performance, Martin alla
chitarra, gli altri performer alle posizioni
canoniche. La canzone che apre il concerto è
la solenne Going Backwards, che viene
accompagnata dalla proiezione di una
coloratissima immagine in stile Pollock
prodotta da Anton Corbijn. Con l'incedere
della canzone, Dave si dirige al piano
inferiore per ricongiungersi con la band e
nel contempo si ritorna indietro nelle fasi
della creazione della tela, fino ad arrivare
ad uno schermo buio totale, evidentemente a
richiamare il senso del brano. L'esecuzione
è perfetta, ed il pubblico ne è entusiasta.
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