Londra 1980. Verso la fine di quell’anno, al Bridge Huse Pub, al Canning town con un po’ di fortuna si poteva assitere all’esibizione di un gruppo di giovani ragazzi con tre sintetizzatori e un vocalist; il nome: Depeche Mode

DEPECHE MODE LONDRA, BERLINO, PARIGI

In uno dei loro spettacoli, come supporto a Fad Gadget, sono piacevolmente notati da Daniel Miller, boss della neonata Mute Records, che vede in loro il giusto mezzo per arrivare al grande pubblico, operazione non riuscita con i suoi Daf, Silicon Teens e Body Rice.

Con i primi 45 giri, per Andy Fletcher, Vince Clarke, Dave Gahan e Martin Gore, la scalata alle charts è relativamente semplice. Il primo album entra nella Top Ten britannica. Mentre tutto sembra procdere bene, Vince Clarke. compositore di quasi tutti i brani, stressato dal ruolo di pop star, lascia il gruppo. Siamo alla fine del 1981. Poco più tardi, sempre con la Mute, formerà il duo Yazoo con la cantante blues Alison Moyet.

Il ruolo di compositore viene preso da Gore. Tornano in studio e pubblicano il nuovo singolo, "See you" e un nuovo LP. "A broken frame". L'album presenta un po' di incoerenza di idee e a fianco di brani di grande efficacia, come "My secret garden" e "Leave in silence", trovano posto insipidi ritornelli. Si intravede che il gruppo sta maturando, ma non ha voluto osare più di tanto.

Per tutto il 1982. per i concerti e la promozione TV, Clarke è sostituito dal tastierista Alan Wilder. che entra come membro fisso della band nel gennaio '83, ed è subito co-autore di alcune canzoni.

Berlino 1983

Il gruppo necessita di nuovi stimoli e nuove idee. Le trova durante il tour primaverile del 1983, quando tocca con mano il problema del capitalismo senza limiti e della povertà totale in luoghi come Hong Kong e Bangkok. La coscienza di Martin è scossa al punto di motivare le liriche dell'intero terzo album: "Construction time again".

Carico di polemica sociale, ma non politica, come spesso il gruppo ha precisato , l' LP assume anche dal lato sonoro una caratteristica più dura. È una svolta nel cammino del quartetto di Basildon.

"Construction time again'. viene mixato negli studi Hansa di Berlino, ex regno di Bowie e attuale culla degli Einsturzende Neubauten di Gareth Jones, maestro nel campionamento rumoristico industriale. Debuttando come tecnico del suono nel singolo "Everything counts", Gareth Jones entra subito in co-produzione a fianco di Miller e dei Depeehe Mode. I primi frutti della collaborazione sono i già citati Album e singolo, seguito da; altri 45 giri come "People are people" e"Master & Servant", e il quarto LP "Some great reward", nel 1984.

Anche il 1985, come il precedente, è un anno ricco di collaborazioni con numerosi tecnici come A. Sherwood, John Fryer, Bert Evans, per i nuovi mix del gruppo. E anche però un anno di pausa e riflessione per raccogliere ed esaminare nuove idee per 1'86 e il nuovo 33 giri.

Nel febbraio, infatti, i Depeche Mode presentano "Stripped", delizioso singolo, anticipazione dell'Lp 'Black celebration", sicuramente il loro capolavoro. L'omogeneita e la classe delle composizioni sono le qualita più acclamate del prodotto. Un tour mondiale di quasi cinque mesi segue la suddetta pubblicazione, suggellando un grandioso successo dal vivo, in particolare in Germa nia, Francia. Svezia e USA. L'ultimo estratto, "A Question of time", tiene alto i marchio DM sino a novembre, quando Andy, Martin, Alan e Dave si congedano promettendo per il 1987 un nuovo lavoro e ..

Parigi 1987

Eccoci ai giorni nostri; il gruppo è da circa due sett imane nella capitale francese dove sta lavorando su alcuni brani che saranno l'ossatura del nuovo album. previsto entro l'anno. Negli studi "Guillaume Tell" , situati in Suresnes, una cittadina distante quattro chilometri da Parigi. Incontriamo il gruppo e ci intratteniamo con Andy Fletcher e Martin Gore e, quale onore (!). con la supervisione e i commenti di Mr. Daniel Miller.

 

Quando potremo ascoltare i frutti di questo lavoro?

A.F A fine aprile uscirà sul mercato il nostro nuovo singolo, sul quale stiamo lavorando proprio in questi giorni. L'album sarà pronto verso la fine del'estate.

Come mai tanto tempo per la produzione di questo disco?

M G Abbiamo deciso di dividere l'intero lavoro in due parti. Alla fine dello scorso anno avevo scritto un certo numero di brani nuovi. Cosi dopo un periodo di programmazione trascorso a Londra. ora siamo qui in Francia a registrarli Ma sono solo una parte del futuro album: dopo l'uscita del 45 giri ci ritroveremo nuovamente con altre composizioni su cui operare e questa seconda fase la registreremo in Danimarca ai Puk Studios. Quindi. verso settembre sarà pronto l'LP.

 

Le composizioni sono nuovamente tutte tue?

Per il momento si.ma visto che siamo solo all'inizio, nella seconda fase si potrebbe lavorare su alcuni abbozzi di Alan.

A chi avete affidato la produzione delle registrazioni in corso?

A.F Stiamo lavorando con un nuovo produttore: David Bascombe. "Bassy" ha gia collaborato con i Tears For Tears e Peter Gabriel. In alcune canzoni, anche Daniel Miller parte- cipera' alla production, ma non in tutti.

 

Questione di tempo o scelta studiata a tavolino? (A rispondere è lo stesso Miller)

D.M. Non è una decisione casuale. Per sei anni ho lavorato con i Depeche Mode. ma ora, in accordo con il gruppo. abbiamo deciso di ridurre momentaneamente il nostro rapporto artistico.

 

Per quattro anni avete lavorato quasi costantemente negli studi hansa di Berlino; ora registrate qui a Parigi. Qual è il motivo di questo cambiamento?

A.F. È da parecchio tempo che volevamo cambiare per assaporare nuove atmosfere e sensazioni. Tra l'altro Parigi è anche più vicina a Londra eci permette di conseguenza spostamenti piu' rapidi. E una metropoli diversa da Berlino ma ci troviamo tutti altrettanto bene

D. M. Anche questa mossa fa parte del processo di rinnovamento che i ragazzi si sono prefissatii per il 1987. Anche Gareth Jones è assente nell'attuale produzione per lo stesso motivo.

 

Come organizzate il lavoro per la costruzione di un nuovo L.P.?

A.F Il ciclo è composto da quattro fasi distinte tra loro inizialmente Martin compone sulla sua chitarra. durante i tour o in casa propria. In un secondo tempo, a casa di Alan, con un Emulator 11 e un microcomposer Roland MC 4, cerchiamo di dare un certo ordine al nuovo materiale. In questo stadio non riserviamo ancora molta attenzione ai suoni. La terza fase la trascorriamo, poco prima delle registrazioni vere e proprie, al Worldwide Studio di Londra, Un piccolo laboratorio sonoro di Daniel (Miller), dove campioniamo nuove sonorità e programmiamo la stesura dei brani. Successivamente andiamo in studio per il lavoro effettivo.

 

Una vostra giornata tipo, in questo periodo.

A.F Iniziamo a lavorare nel primo pomeriggio e andiamo avanti sino all'una o alle due del mattino, con una pausa totale verso le otto di sera per la cena. Anche qui, come a Berlino,quando smettiamo di registrare è notte, ma spesso andiamo ugualmente in qualche club in città

 

In passato, come "cervello" centrale avete usato il Synclavier; nell'album dello scorso anno siete passati al BBC UMI 2. Quale macchina state usando in questi giorni e perche?

M.G Anche quest'anno usiamo come principale apparecchio l'UMI BBC 2 perchè è più'elastico del Synclavier,che comunque usiamo tuttora, specie per i suoni della batteria. Qualche campionamento lo effettuiamo ancora sull'Emulator II. La versatilità dell'UMI ci permetle di programmare le canzoni e cambiarne la struttura interna molto più ve.locemente che in passato.

 

Nelle vostre ultime pubblicazioni vi è stato un ritorno all'analogico. Quali tastiere usate per produrre certi suoni?

A F Usiamo sistemi complessi ormai fuori produzione da ann icome il Roland 100 M, il Roland 101, l'RSF Kobol, oppure sintetizzatori che hanno ratto storia come l'ARP 2600 e il MiniMoog. Il 2600 Io sfruttiamo per ottenere suoni che non riflettono un particolare strumento; il MiniMoog lo usiamo per alcune strutture di basso

M.G. Se a queste aggiungi il PPG Wave 2 3 e i campionatori sopra elencati, hai la lista completa delle tastiere che stiamo usando, che è la stessa line up di Black Celebration, come le piste,che sono 48.

In sei anni di attività avete avuto modo di lavorare con diversi tecnici del suono per i vostri album e mix. C'è qualcuno di essi che ricordate con maggior piacere?

A.F Nessuno! Essenzialmente non amiamo molto operare sui remix, e il lavorare con i tecnici di studio è sempre un tormento.

 

Per il singolo "It's called a heart" avete lavorato con Dave Allen: una collaborazione isolata. Come decidete con quale tecnico avviare un nuovo prodotto?

M.G. Non abbiamo moltissime conoscenze di ingegneri del suono che prediligano l'elettronica totale. Semplicemente, ascoltando dischi e produzioni sul mercato notiamo i prodotti di nostro gradimento e chiediamo ai rispettivi responsabili se vogliono lavorare con noi.

 

Descriveteci i singoli ruoli di ogni Depeche Mode durante le fatiche in studio.

A.F. Dave prepara il te, si agita in continuazione e ogni tanto canta, io aziono i computer e gioco molto a ping pong con Mart quando non si addormenta sul divano. Alan sostiene tutto il lavoro.

 

Userete, in fase di mixaggio, la stessa tecnica di "Black Celebration", con la ritmica in secondo piano e poco presente?

M.G. È presto per dirlo. non ne abbiamo ancora discusso.

 

Dei cinque vostri album pubblicati sinora, qual è quello che preferite?

A.F. "Some Great Reward"

M.G. "Black Celebration"! ln questi casi viene a galla il piccolo conflitto interno al gruppo, sul carattere da assegnare al nuovo 33 giri. Andy, che noi chiamiamo Mr. Dance vorrebbe i brani tutti veloci e ritmati, mentre io, in questo periodo amo particolarmente le melodie senza supporto ritmico. Alan si sfoga alla ricerca di suoni afonici.

Sono anche queste piccole contese che ravvivano l'entusiasmo nei Depeche Mode, uno dei pochi gruppi nati all'inizio degli anni 80 che ancora oggi nutre un gran seguito nel mondo.

Un quartetto sempre in bilico tra lo sperimentalismo e la musica da classifica, che infarcisce appunto di ricercatezze, spesso sottovalutate, le melodie e le liriche provenienti dalla testa e dal cuore di Martin Gore.

Ci allontaniamo mentre, al di là della parete, la voce di Dave Gahan invoca uno Strano Amore.

 

Giorgio Minale