In più di trent'anni di attività, sono ben più di duecento le apparizioni televisive dei Depeche Mode. Frequenti nella prima parte della carriera, più sporadiche negli ultimi tempi: internet assicura un veicolo promozionale formidabile ed immediato. In questa rubrica, 013 cataloga la gran parte delle apparizioni televisive disponibili oggi in streaming, divise per album. Un lavoro capillare, concepito partendo dalla semplice lista delle esibizioni TV. Questa revisione si aggiunge ai filmati storicamente presenti nella sezione "video" di 013.
Sono state catalogate solo le tracce video di qualità almeno sufficiente. Attraverso i profilo Facebook di depechemodeitalia.com, è possibile mettersi in contatto con la redazione per suggerire link nuovi (o migliori). Buon divertimento!

 

     

 


    Shake the Disease è in assoluto una delle canzoni più belle mai scritte da Gore, un must del periodo militante della band e anche il primo estratto dalla raccolta The Singles 81-85, che uscirà dopo l’estate. Pubblicato il 29 aprile 1985 e sorretto da un altrettanto grande videoclip diretto da Peter Care (che poi completerà la trilogia con It’s Called a heart e Stripped) e girato in parte in interni e in parte ai Docklands di Londra, con la band impegnata in un look sempre più dark ed eccentrico, specie nel caso di Martin. Shake the disease (che avrebbe potuto chiamarsi anche Understand me), rappresenta in pieno l’essenza dei Depeche Mode, è un brano maturo e ricco di pathos, cavallo di battaglia per tanti tour a partire dal BC tour del 1986. Curiosamente, ottenne un tiepido successo in patria, dove la band non era più seguita come agli esordi, ma fu un grande successo in tutto il continente europeo, dove raggiunse la top 10 in diversi paesi. Il 12’ di quasi 9 minuti è senza dubbio uno dei migliori prodotti dalla band (data di pubblicazione 29.04.1985 – UK charts # 18).   
    It's Called a Heart, secondo estratto della raccolta Singles 81-85, è curiosamente considerato da fan e critica un brano debole e incerto, nonché forse in assoluto il singolo più detestato dalla band. In origine, sarebbe dovuto essere pubblicata come singolo la b-side Fly on the windscreen, ma la Mute preferì optare per It’s called a heart in quanto la seconda iniziava con la parola death. FOTW fu comunque inclusa nel successivo BC. Pur non essendo in presenza di un testo importante, così come la melodia, il brano si fa tuttavia apprezzare per la grandiosità dei suoni percussivi e per la linea di bass synth, peculiarità queste che possono essere godute al meglio nella versione extendend. Il videoclip, girato sempre da Peter Care in parte in notturna in un campo di grano nella campagna inglese del Berkshire, è bellissimo con colori forti e primi piani ben eseguiti della band. Sleeve di copertina altrettanto storica dell’italiana Tamara Cappellaro. (data di pubblicazione 16.09.1985 – UK charts # 18).
    I video disponibili riguardano esibizioni di Shake the Disease ed It's Called a Heart

 


 
Top Of The Pops
 

 


 
P.I.T.
 

 


 
Tele Chanson
 

 


 
Peter's Popshow
 

 


 
WWF Club
 

 


 
(TV-am)
Wide Awake Club
 

 


 
Die Spielbude
 


N.B. E' disponibile, nella sezione Video di 013, il dovnoad dealla esibizione
TV di Shake The Disease alla RAI - Vela d'Oro
 


 
Top Of The Pops
 

 


 
Cocoricoboy
 

 


 
Peter's Popshow
 

 


 
Disco d'Oro
 

 


 
Extratour
 

 


 
Wogan